Cercare lavoro non è sempre una cosa semplice e veloce e spesso l’operazione richiede più tempo del previsto. L’attesa nella ricerca del primo o di un nuovo impiego, però, non può essere considerato tempo perso perché può essere sfruttato in molti modi diversi. Sono tante, infatti, le attività che si possono portare avanti e che serviranno a migliorare le proprie competenze, migliorare il proprio curriculum nonché le possibilità di trovare il lavoro dei propri sogni. Scopriamo, allora, come fare intanto che si sta cercando lavoro.
Sommario
- Sommario
- Aggiornare le proprie competenze professionali
- Migliorare gli strumenti per cercare lavoro
- Crearsi una brand identity online
- Cimentarsi con la pratica attraverso uno stage
- Crearsi un network di contatti
- Fare un bilancio delle competenze
- Conclusione
Aggiornare le proprie competenze professionali
Nei momenti di stop professionale, mentre si cerca lavoro, un’ottima idea può essere quella di aggiornare le proprie competenze professionali. Spesso, infatti, ciò che sappiamo fare non è in linea con quello che vorremmo fare e questo è un grave ostacolo verso la ricerca del lavoro ideale. Perché, allora, non approfittare dello stop forzato per migliorare il nostro bagaglio di competenze? Se sei disoccupato puoi approfittare, ad esempio, dei corsi di formazione finanziati dalla tua Regione oppure dal Fondo Forma.Temp.
Si tratta di percorsi di formazione professionale che toccano vari argomenti e che ti consentono di approfondire determinate tematiche rispetto a quelli che sono i tuoi campi di interesse. Esistono corsi di aggiornamento su competenze trasversali come l’informatica e le lingue straniere, l’inglese in primis, materie che vengono ormai considerate come conoscenze base quando si cerca lavoro. Ma si possono migliorare le proprie competenze anche per quanto riguarda la contabilità, il marketing, il disegno tecnico e molto altro ancora.
Poter inserire sul proprio cv dei corsi di aggiornamento rispetto a queste tematiche rappresenta sicuramente un elemento favorevole e guardato con interesse da parte delle aziende. Inoltre frequentare questi corsi è un modo per incontrare persone che lavorano nell’ambito del settore che ci interessa approfondire e sicuramente si tratta di un modo per iniziare a creare quel network professionale che risulterà importantissimo quando inizieremo a cercare lavoro. È proprio dal confronto con gli altri che nascono le migliori opportunità professionali!
Migliorare gli strumenti per cercare lavoro
Sei proprio sicuro che gli strumenti con i quali stai cercando lavoro siano i migliori in assoluto? Molto spesso chi cerca una nuova oppure una prima occupazione è convinto di avere un curriculum ben scritto oppure reputa inutile utilizzare una lettera di presentazione. Se anche tu rientri in questa categoria ma fino ad ora, nonostante la serrata ricerca, nessuno ti ha ancora convocato per un colloquio, allora forse c’è qualcosa che non va.
Puoi approfittare, allora, del forzato stop per migliorare i tuoi strumenti per cercare lavoro. Il curriculum e la lettera di presentazione sono il mezzo principale con il quale iniziare a cercare lavoro. Se da solo non riesci a sistemarlo oppure se le tante guide online non ti sono chiare, allora puoi rivolgerti a professionisti del settore che ti aiuteranno a confezionare un cv perfetto che verrà sicuramente notato dai selezionatori. Lo stesso può dirsi con la lettera di presentazione – anzi, meglio dire le lettere di presentazione poiché ne andrebbe scritta una personalizzata per ogni azienda che si contatta. Tuttavia questi non sono gli unici strumenti che occorrono per avere successo nella ricerca di lavoro.
È importante iscriversi a tutti i principali siti per le offerte di lavoro (per individuarli è sufficiente una ricerca con Google) ma pure sui portali delle principali agenzie per il lavoro. I siti di annunci di lavoro devono essere controllati ogni giorno perché è importante essere tempestivi quando si risponde ad un’offerta di impiego. Un consiglio utile è quello di tenere una lista di tutti gli annunci ai quali si risponde così da tenere sempre a mente le aziende contattate quando arriverà la fatidica telefonata che ci invita al colloquio: non c’è nulla di peggio, infatti, che mostrarsi spaesato a telefono quando dall’altro capo della cornetta c’è il selezionatore che potrebbe volerci assumere.
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Crearsi una brand identity online
Mentre si attende di essere convocati per un colloquio e si continua ad inviare cv è possibile sfruttare il proprio tempo a disposizione dedicandosi alla costruzione della propria brand identity online. In che cosa consiste? Si tratta di tutte le informazioni che un selezionatore può trovare sui singoli candidati attraverso la rete. L’avvento dei social network per cercare lavoro ha infatti messo a disposizione di chiunque una grande mole di informazioni su ognuno di noi: il settore delle risorse umane ha presto imparato a sfruttare questa possibilità per individuare i candidati più interessanti e per raccogliere maggiori informazioni sui candidati colloquiati.
Un esempio (forse estremo 😉 ) di costruzione della propria reputazione è quello di Richard Branson: la sua pagina linkedin è questa.
Uno degli strumenti principali per la costruzione di questa brand identity personale online è sicuramente Linkedin. Si tratta di un social network che ha, però, la particolarità di creare network professionali. Ogni persona può creare un proprio account collegato ad una scheda personale che illustra tutte le proprie esperienze professionali e mettersi in contatto con altri professionisti dello stesso settore oppure con professionisti delle risorse umane che operano nelle diverse aziende. In questo modo il contatto è più semplice e diretto ed è possibile avere accesso ad un database di professionisti altrimenti irraggiungibili. Non vanno trascurati, però, anche gli altri social network.
In particolare se si possiede un account di Facebook, Instagram o Twitter è importante verificare che non siano pubbliche le foto imbarazzanti delle vacanze o dell’ultima festa alcolica alla quale si è preso parte perché spesso i selezionatori verificano l’affidabilità di un candidato papabile proprio attraverso le sue pagine social.
Cimentarsi con la pratica attraverso uno stage
Se sei appena uscito dall’università oppure non hai esperienza professionale concreta e specifica nel settore nel quale ti piacerebbe lavorare, una buona idea per impiegare il tempo durante il tuo cercare lavoro è quella di proporti per uno stage nelle aziende che ti interessano o in altre affini. In alcuni casi cercare uno stage può essere difficile come cercare un lavoro ma sicuramente una figura eccessivamente junior avrà più possibilità di inserirsi con uno stage che con un contratto di lavoro vero e proprio. Bisogna sdoganare lo stage dall’idea che si tratti di un periodo di sfruttamento.
Se svolto presso aziende serie (e tua cura sarà proprio quella di proporti alle aziende migliori) lo stage ti aiuta a capire meglio i meccanismi di un’organizzazione di lavoro nonché apprendere i rudimenti del lavoro che ti piacerebbe fare. Tre o sei mesi di stage da inserire sul proprio curriculum non sono sicuramente paragonabili ad un’esperienza professionale ma sono un modo per arricchire il proprio cv e soprattutto si tratta di un elemento che viene sempre valutato con favore dalle altre aziende in fase di selezione. Senza contare, poi, che uno stage è il modo migliore per farsi conoscere anche dall’azienda stessa che ospita il tirocinante e che nel mercato del lavoro attuale non sono pochi i periodi di tirocinio che si concludo con un’assunzione diretta all’interno della stessa azienda. Perché allora non darsi una chance e provare a fare un tirocinio mentre si attende un contratto di lavoro vero e proprio?
Crearsi un network di contatti
Una delle dicerie che più spesso si sente dire sul mondo del lavoro è che in Italia si trova lavoro esclusivamente attraverso una raccomandazione. Non è così, ovviamente, ma parte di questa affermazione può essere sfruttata per avere un’arma in più nella ricerca di lavoro. Avere a propria disposizione un network di contatti, infatti, consente di avere accesso prima degli altri e in modo più diretto alle offerte di lavoro non appena si aprono le nuove posizioni nelle aziende nelle quali lavorano i nostri contatti. Inoltre molte aziende prediligono quei candidati che sono sponsorizzati da un proprio dipendente nella convinzione che il proprio dipendente proporrà solo le figure migliori avendo a cuore gli interessi dell’azienda.
Crearsi un proprio network di contatti, però, è un lavoro lungo e faticoso ma può essere sicuramente fatto nel periodo di attesa durante il cercare lavoro. Lo strumento principale per iniziare ad incrementare questo network è ovviamente Linkedin ma non è l’unico. Qualunque conoscente, parente o amico può essere un potenziale aggancio con l’azienda di proprio interesse ma anche vecchi compagni di scuola oppure ex colleghi possono rientrare nel proprio network professionale.
Linkedin, poi, ha una doppia funzione perché non solo permette di cercare contatti con le aziende di interesse ma anche di essere direttamente cercati dai talent scout oppure da selezionatori in cerca del profilo ideale per occupare delle posizioni vacanti nella propria azienda o in quelle clienti.
Fare un bilancio delle competenze
Hai mai sentito parlare di bilancio delle competenze? Si tratta di uno strumento di conoscenza personale molto importante che rappresenta la risoluzione a molti problemi quando ci si cimenta nel cercare lavoro. Cerchiamo di capire meglio di cosa si tratta così da poterlo mettere in pratica nell’attesa di trovare il lavoro dei propri sogni.
Il bilancio delle competenze è, come dice il nome stesso, una valutazione approfondita delle proprie competenze personali e professionali ma anche delle attitudini e delle inclinazioni. Questa analisi viene fatta, banalizzando l’argomento, per capire quale settore professionale può essere quello ideale rispetto alle inclinazioni del candidato. Il bilancio delle competenze viene solitamente fatto a tutti coloro si trovano ad affrontare per la prima volta il mondo del lavoro e non sanno cosa fare da grandi ma pure per coloro che non sono più soddisfatti del proprio lavoro e desiderano cambiare oppure, dopo aver perso l’impiego, vogliono reinventarsi sotto una nuova veste.
Il bilancio delle competenze viene svolto da professionisti del settore che, attraverso colloqui, test e altri strumenti, fanno emergere tutte le caratteristiche del candidato e lo aiutano a delineare un proprio percorso professionale idoneo. Ha una durata che varia, in base al soggetto, fra le 10 e le 40 ore che devono essere suddivise in diversi incontri perché richiede una profonda riflessione personale. Un investimento di tempo e denaro (quando non è un servizio offerto dai centri per l’impiego) che però promette – e mantiene – risultati davvero sorprendenti che ti aiuteranno a cercare lavoro e proporti nel migliore dei modi alle aziende.
Conclusione
Al di là della frustrazione che giustamente si può vivere se cercare lavoro dura a lungo, si può imparare a sfruttare l’attesa in modo intelligente, per migliorare le proprie competenze e accrescere le possibilità di trovare il lavoro desiderato. Il segreto è avere determinazione e pazienza ma la professione sognata è a portata di mano!
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